L’INFEZIONE DA HPV
Cos’è l’HPV e quali rischi comporta?
Con l’acronimo HPV (Human Papillomavirus) si identifica una famiglia composta da oltre 100 varietà diverse di virus che sono responsabili di infezioni, trasmesse prevalentemente per via sessuale e molto diffuse nell’area genitale: si stima infatti che l’80% delle donne contragga un’infezione da HPV almeno una volta nel corso della vita.
La maggior parte delle varianti del virus provoca infezioni che causano manifestazioni non visibili o lesioni benigne della cute (come verruche e condilomi in vagina, cervice, vulva e ano) che si rivelano transitorie e possono risolversi spontaneamente.
Alcuni ceppi, tuttavia, sono responsabili di infezioni che, se persistenti e non curate, possono portare all’insorgenza di forme tumorali, come il cancro della cervice uterina, il quarto tumore più comune nelle donne in tutto il mondo, sia per incidenza sia per mortalità, nel quale il papillomavirus risulta presente praticamente nel 100 per cento dei casi.
Relazione tra microbiota e infezioni da HPV?
La prevenzione primaria delle infezioni da HPV avviene mediante la vaccinazione, la cui somministrazione dovrebbe idealmente avvenire prima dell’inizio dell’attività sessuale. La più recente ricerca scientifica suggerisce poi che un microbiota vaginale sano possa avere un ruolo importante nella profilassi.
Studi analitici hanno infatti individuato una correlazione tra la composizione del microbiota e l’infezione da HPV.
Un microbiota vaginale disbiotico, carente in lattobacilli e, di conseguenza, caratterizzato da un’elevata presenza di patogeni, è più suscettibile allo sviluppo dell’infezione da HPV.
Al contrario un microbiota vaginale in equilibrio, costituito prevalentemente da determinati lattobacilli e con valori di pH tra 3,8 e 4,5, risulta avere una ridotta correlazione con le infezioni da HPV.
Le nuove pubblicazioni suggeriscono inoltre che il microbiota possa avere un effetto positivo o negativo non solo nell’insediamento del papillomavirus, ma anche nella sua persistenza e persino nella progressione in lesioni displasiche che possono degenerare in forme tumorali.
Il ruolo protettivo del Lactobacillus crispatus
Tra le varie specie di lattobacilli il Lactobacillus crispatus sembra essere il più protettivo e meno correlato ad infezione da HPV.
Secondo la review sistematica di BJOG (rinomata rivista internazionale di ostetricia e ginecologia) le donne con un microbiota in cui il Lactobacillus crispatus non è dominante hanno un rischio da 3 a 5 volte superiore di contrarre infezioni da HPV e da 2 a 3 volte maggiore di avere un’infezione da HPV ad alto rischio.
Viceversa, è stato dimostrato che una maggiore abbondanza di Lactobacillus crispatus è associata a una minore prevalenza di HPV.